Siete tra le persone che amano andare al ristorante? Attenzione a scegliere il locale, si potrebbero avere sorprese molto brutte.
Gli italiani amano mangiare fuori casa e passare piacevoli serate in compagnia coccolati dal calore in un ambiente accogliente, raffinato o più casereccio. I punti di ristoro nelle città sono numerosi, siete certi di scegliere sempre quello giusto specialmente in località a voi poco note?
La sacralità del pranzo o della cena è tipica degli italiani che sono buongustai abituati a tante prelibatezze. Ogni giorno ci si riunisce intorno al tavolo per chiacchierare del più e del meno mentre si assaporano deliziose pietanze. Non servono nemmeno piatti sofisticati, anche gli spaghetti aglio e olio sono apprezzati e soddisfano i palati. Spesso, poi, si sceglie di uscire e di prenotare un ristorante, un pub oppure una pizzeria per una serata diversa in compagnia di amici o parenti.
Quando invece si viaggia è normale dover girare tra i locali della nuova città alla ricerca di piatti caratteristici che lascino ricordi indelebili del posto. Guardano i ristoranti non sembrerebbe che in Italia ci sia la crisi economica. Sono spesso pieni, non solo il fine settimana ma anche nei giorni infrasettimanali. Probabilmente le famiglie possono rinunciare a tante altre cose ma al buon cibo mai. Ciò non toglie che si cerchi di selezionare accuratamente il locale cercando l’offerta migliore qualità/prezzo.
Prezzi bassissimi che invitano ad entrare, cosa potrebbe nascondersi?
Nel mondo della ristorazione c’è chi è onesto, chi è disonesto e chi tenta di sbancare il lunario con strategie più o meno accettabili. Sul web spopolano foto di scontrini che descrivono un quadro allarmante in molti casi. Due euro in più nel conto solo per aver chiesto che il toast fosse diviso a metà, bottiglia d’acqua da mezzo litro a dieci euro, centinaia di euro per un antipasto e dolce e così via. La fiducia nei ristoratori potrebbe incrinarsi ma bisogna stare tranquilli, persone affidabili che riescono a mettere tutti d’accordo ancora ci sono (forse).
Ha tentato il “colpaccio” un ristorante di Livorno che per diversi mesi ha proposto prezzi altamente competitivi. Una cena completa a base di pesce alla tariffa fissa di 25 euro a persona. Estremamente vantaggioso e ben al di sotto della media del periodo. Nessun costo nascosto o prezzi folli per una bottiglia d’acqua o una posata in più. Il prezzo è quello stabilito senza sorprese alla fine del pasto.
Tavoli pieni e gente soddisfatta solo che è sorto un piccolissimo problema, non venivano emessi scontrini fiscali. Certa di risolvere un caso di evasione fiscale la Guardia di Finanza si è recata sul posto ma ha scoperto qualcosa di peggiore. Il ristorante non aveva alcuna autorizzazione per cucinare o vendere alimenti e la cucina era in pessime condizioni igieniche sanitarie. Tante carenze nella struttura, errori nella conservazione del cibo, prodotti privi di etichettature. Il locale è stato immediatamente chiuso e gli accertamenti sono subito scattati. Quindi no, non c’era da fidarsi nemmeno di questo menù fisso senza sorprese economiche ma con possibilità di sorprese negative a livello di salute.