Prese attaccate alle ciabatte, corri immediatamente a staccarle: il rischio a cui vai incontro è quello di bruciare casa
Quando ci viene detto che esiste un metodo per vedere i costi delle nostre bollette abbassarsi, subito ci impegniamo a metterlo in pratica. Perché, diciamocelo, pagare di più quando potrebbe esserci un’alternativa per risparmiare non piace proprio a nessuno.
Ecco, dunque, che in questo periodo dell’anno spopolano i consigli su come mantenere elevata la temperatura della casa, senza però dover vedere il prezzo della bolletta del gas lievitare (qui per alcuni suggerimenti preziosi in materia).
In altre circostanze, però, cambiare le nostre abitudini non è questione di risparmio in termini economici, ma di sicurezza. Ci sono determinati comportamenti, infatti, che tendiamo ad adottare ogni singolo giorno, senza avere la benché minima contezza di quanto, in realtà, possano essere pericolosi.
Praticissime da usare, ma soprattutto indispensabili quando abbiamo bisogno di collegare alla corrente più dispositivi che debbono essere tutti a portata di mano. Il riferimento è proprio a loro: le multiprese.
Quello che forse non ti hanno mai spiegato, però, è che esiste una potenza massima oltre la quale faresti bene a non andare, così da evitare surriscaldamenti o, nei casi peggiori, rischi di incendio. Per quale motivo ti stiamo dicendo questo? Perché ogni multipresa, in realtà, ha un limite massimo di potenza che può gestire, e che si misura in watt.
Tale limite, solitamente, lo trovi indicato sull’etichetta o sulla confezione. Fino a che si rimane entro il range indicato – che può essere di 2.500 W, ad esempio, così come di 3.000 -, il problema non si pone.
Laddove tale limite venisse superato, invece, i rischi a cui andresti incontro sono quelli che ti abbiamo elencato sopra: sovraccarico, surriscaldamento, e dunque potenziale rischio incendio. Ma come capire quando il limite massimo di potenza della nostra multipresa è stato superato? Il trucco, in realtà, è semplicissimo.
Come capire quando la multipresa che possiedi in casa ha superato il limite massimo di potenza? Banalmente, devi solo prendere la calcolatrice e perdere qualche secondo del tuo tempo a fare una somma.
Di che somma parliamo? Della somma della potenza (in watt) dei vari dispositivi e/o apparecchi che colleghi alla tua multipresa. Anche questi, infatti, possiedono una targhetta che ne indica la potenza (es. un caricabatterie da 200 watt).
Sommare la potenza di tutto ciò che colleghi alla tua multipresa ti aiuterà a tenere sotto controllo la stessa, evitando di ritrovarti con brutte sorprese che non vorresti mai dover gestire. Ora che sai come regolarti, corri subito a controllare tutte le multiprese che hai in casa, così da correggere il tiro.
Un ortaggio molto diffuso e consumato soprattutto nella bella stagione: il pomodoro. Ma è così…
Il Decreto sicurezza è in attesa di altri decreti attuativi, ma sembra ormai ufficiale che…
Immobile abusivo, gli effetti per gli eredi. Una circostanza che non si deve sottovalutare, vediamo…
Che cosa cambia per uno dei marchi storici del Natale italiano: pandoro Melegatti, una notizia…
I dati forniti dalla Corte dei Conti. Scopriamo quali sono le attività con partita iva…
Rider, modifiche alle norme. Niente consegne in queste fasce orarie. Vediamo i particolari di questa…