Che cosa cambia per uno dei marchi storici del Natale italiano: pandoro Melegatti, una notizia che non è sorprendente, ma che allarma.
Parlare del Natale in piena estate può sembrare strano, ma la notizia che giunge da Verona coinvolge uno dei marchi più prestigiosi legati alla tradizione culinaria e dolciaria in Italia. Si tratta della Melegatti, un’azienda con una storia importante e secolare.
Val la pena di ricordare che alla fine dell’Ottocento la Melegatti brevettò il pandoro uno dei dolci natalizi, insieme a panettone e torrone, più apprezzati dalle famiglie italiane. Purtroppo la storia del marchio veronese negli ultimi anni ha segnato un lento declino economico. Fino alla dichiarazione di fallimento in tribunale nel 2018 per la quantità di debiti accumulati.
Dopo il fallimento a salvare il marchio era stata la famiglia imprenditrice veneta Spezzapria che era riuscita a mantenere la produzione in Veneto, tentando di rilanciare il prestigioso marchio. Ma le cose non sono andate nel modo sperato e alla fine è arrivato un nuovo cambio di proprietà.
Questa volta però ad acquistare la Melegatti è un grande gruppo multinazionale, anche se di origine irlandese: la Valeo Foods, attraverso l’azienda lombarda Balconi, già controllata dalla multinazionale. Si evita così l’acquisizione diretta da parte degli irlandesi, ma la sostanza non cambia. Un’altra importante azienda italiana prende la strada dell’estero e cambia proprietà.
Valeo Foods non è nuovo a operazioni del genere nel settore alimentare: i marchi che fanno parte del gruppo sono addirittura 90 in tutta Europa, con sette stabilimenti nel vecchio continente e uno in Canada. I dipendenti del colosso internazionale sono circa 6mila, con un fatturato annuo di oltre 1,8 miliardi di euro. La Valeo Foods è a sua volta controllata da Bain Capital, società statunitense di investimento privato operante in vari settori e che gestisce asset per circa 185 miliardi di dollari.
In Italia, oltre alla Melegatti, Valeo Foods controlla marchi come Balconi, Pedro, Mila, Lina, oltre alla nota industria dolciaria Dal Colle, acquisita lo scorso anno. A livello internazionale fanno parte del gruppo marchi come Horalky, Rowse Honey, Bernard, Barratt’s, Fox’s e Kettle Chips. Per quanto riguarda la produzione, la nuova proprietà assicura che resterà in Veneto, negli stabilimenti di San Martino Buon Albergo e San Giovanni Lupatoto.
Una comunicazione che dovrebbe rassicurare tutti gli interessi di parte coinvolti, a partire dalle organizzazione dei lavoratori, e le istituzioni locali. La preoccupazione principale è quella del mantenimento dei livelli occupazionali, in una situazione di difficoltà del settore dolciario in Italia. Vedremo se le promesse saranno mantenute.
I dati forniti dalla Corte dei Conti. Scopriamo quali sono le attività con partita iva…
Rider, modifiche alle norme. Niente consegne in queste fasce orarie. Vediamo i particolari di questa…
Queste cotolotte di melanzane saranno una svolta, in estate sarà un piacere prepararle e potrai…
Che cosa succede dopo la separazione o il divorzio in caso di abitazione in affitto.…
Sono in arrivo gli arretrati per specifiche categorie professionali. Non sono adeguamenti contrattuali, bensì indennità…
La presenza di microplastica in alcuni cibi di largo consumo, degli inquinanti pericolosi da non…