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Economia

Buoni fruttiferi addio: brutte notizie per i risparmiatori italiani

Presto si dovrà dire addio ai buoni fruttiferi: ecco per quale motivo questa modalità di risparmio diffusa non potrà più essere utilizzata. 

I Buoni fruttiferi postali possono essere emessi in forma cartacea o dematerializzata. I Buoni e i Libretti di risparmio postali sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e sono garantiti dallo Stato.

Che cosa cambia in merito ai buoni fruttiferi postali (Ketumbar.it)

Distribuiti da Poste Italiane attraverso gli sportelli dislocati su tutto il territorio nazionale, i buoni postali sono scelti da un numero sempre crescente di italiani. Ma che cosa cambierà presto per i risparmiatori che hanno da sempre fatto ricorso ai buoni postali? Questi ultimi scompariranno per sempre? Ecco qualche informazione al riguardo.

I buoni cartacei e i libretti digitali, informazioni in merito

Sul sito web di Poste Italiane o negli uffici presenti in ogni regione di Italia è possibile effettuare diverse operazioni. Poste Italiane è infatti la più grande realtà del comparto logistico in Italia in grado di fornire un importante contributo al tessuto economico, sociale e produttivo del Paese. Presso gli uffici è possibile aprire un prestito bancoposta, richiedere l’identità digitale (o SPID), effettuare i pagamenti attraverso un bonifico o un postagiro o aprire un fondo pensione Poste Italiane.

Le nuove condizioni relative ai buoni fruttiferi postali in vigore dal prossimo gennaio (Ketumbar.it)

Chi sottoscrive Buoni emessi in forma cartacea riceve un titolo cartaceo la cui presentazione è necessaria per effettuarne il rimborso. I Buoni emessi in forma dematerializzata sono invece rappresentati da una scrittura contabile effettuata sul Libretto di risparmio postale o conto corrente Bancoposta. Ma che cosa cambierà a breve?

L’avviso di Poste Italiane in merito ai buoni fruttiferi postali

In un avviso di recente pubblicazione, Poste Italiane ha chiarito che a partire dal 3 gennaio 2025 l’emissione dei buoni fruttiferi postali denominati “Buono Rinnova Prima” (contraddistinti dalla sigla “TF704A241008”) verrà sospesa. La Cassa depositi e prestiti società per azioni (CDP S.p.A.) rende noto che, a decorrere dal 3 dicembre 2024, vengono interrotte le prenotazioni dei buoni fruttiferi postali denominati “Buono Rinnova Prima”.

In base alla nuova regola, tutti i Buoni Rinnova Prima prenotati fino al 2 dicembre 2024 verranno emessi fino al 2 gennaio 2025. Fanno eccezioni eventuali cause di decadenza indicate nella Scheda di Sintesi e nel Foglio Informativo.

Come avviene il rimborso del buono fruttifero postale

I Buoni cartacei sono sottoscrivibili e rimborsabili in qualunque ufficio postale. Per quanto riguarda invece i Buoni dematerializzati, questi sono sottoscrivibili e rimborsabili sia presso gli uffici postali sia attraverso il sito web poste.it.

Le operazioni che è possibile compiere presso gli uffici di Poste Italiane (Ketumbar.it)

Il rimborso del buono, se presentato nell’Ufficio postale che lo ha emesso, può avvenire subito. Se invece viene richiesto in un Ufficio diverso da quello che lo ha emesso, il buono viene rimborsato a seguito dei dovuti accertamenti. Per questi accertamenti sono necessari minimo quattro giorni lavorativi. Quanto versato e e investito nei Buoni fruttiferi può essere rimborsato in contanti. A seconda delle preferenze, il capitale può in alternativa essere accreditato su Libretto di risparmio postale o su conto corrente BancoPosta o, ancora, con vaglia circolare.

Elisabetta Guglielmi

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