La nuova tendenza del cocktail: Mixology e sostenibilità
Quali saranno le tendenze per i cocktail del 2018 ?
I cocktail saranno sostenibili e miscelati secondo la famosa tecnica della mixology.
Il mondo del drink-system è in continuo fermento, sempre più attento alla qualità degli ingredienti, al servizio, alle esigenze del mercato e alla ricerca di contaminazioni.
Tutto questo è stato confermato dalla Diageo Reserve World Class, la competizione internazionale istituita da Diageo Reserve per diffondere la “cocktail culture” ispirata dai bartender di maggior talento del mondo.
Ma capiamo meglio cosa si intende per mixology.
Questo metodo diffuso da poco nel territorio italiano, ha soppiantato la vecchia tecnica del flair, che spopolava negli anni ’90 e che si basava sulle acrobazie nella creazione dei cocktail, al punto di rendere l’esperienza alcolica uno spettacolo per il cliente.
La mixology è sicuramente un metodo più serioso e preciso, usa movimenti meno acrobatici ma estremamente eleganti, con un ritorno alle origini, basato sulla misurazione attenta degli ingredienti e una spiegazione del drink raffinata e affascinante. Dunque se prima si prediligeva la spettacolarizzazione nella creazione, ora si tende a valorizzare l’esperienza di consumo.
La mixology è contaminazione pura : basata sull’unione di sostanze di diversa natura e consistenza, offre infatti infinite combinazioni tra estratti vegetali, frutti, gelatine o spezie, abilmente accostati a vini, liquori, distillati, sciroppi o succhi.
Un’altra tendenza che dal settore food si è trasmesso anche al beverage è la sostenibilità, cioè l’uso di materie prime sostenibili per il territorio e fonte di benessere per gli individui. Gli alimenti sostenibili e biologici sono usati quindi anche nei drink.
La parola d’ordine per il 2018 è dunque cocktail sostenibili e sapientemente miscelati.
Ma accanto all’aspetto puramente qualitativo rimane fondamentale la funzione sociale del cocktail.
Il momento del cocktail è infatti considerato una vera e propria metafora della socializzazione: la maggior parte di chi sceglie questo momento di consumo, lo fa sulla base del bisogno di relazioni autentiche.
L’individuo che sceglie un locale specializzato in cocktail , non desidera soltanto soddisfare il bisogno di sorseggiare un drink o di addolcire il palato con uno stuzzichino: vuole anche potersi riconoscere e autodeterminare. L’esperienza di un cocktail non è altro che una scelta votata alla convivialità, al sentirsi a proprio agio in compagnia di soggetti che hanno lo stesso scopo.
Ketumbar con i suoi cocktail offre da sempre un modo di bere con consapevolezza scoprendo la via del piacere sano e di qualità.
Che sia per l’aperitivo, la cena o il dopo cena , il “cocktail Ketumbar” è sinonimo di eccellenza!
Ma è nel momento dell’aperitivo, che mostra meglio le sue potenzialità in quanto offre dei veri e propri “Culinary Cocktails”, in cui il buon bere si incontra all’esperienza gastronomica di qualità.
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