Il ristorante batte ancora la cucina di casa


Gli italiani, non c’è dubbio, amano andare al ristorante, cresce infatti il numero delle persone che consuma pasti fuori casa, a dispetto della cucina casalinga.

Questo dato è stato evidenziato dall’ultimo rapporto ‘Ristorazione’ della Fipe, (Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi): il “fuoricasa” nel 2017 ha rappresentato il 36% del totale dei consumi alimentari delle famiglie con un trend di moderata ma costante crescita.

Questo rafforza la tesi che gli italiani preferiscono andare al ristorante anziché cucinare a casa.

Ma capiamo meglio i motivi di questa scelta.

Andare al ristorante innanzitutto vuol dire condividere un momento importante, quello del pasto, con la famiglia, gli amici o i colleghi. Nonostante viviamo nell’epoca dei social network che ci costringono ad interagire con una tastiera, il contatto “face to face” e la socializzazione rimangono dei processi fondamentali per un individuo, poiché permettono di esprimere sé stessi attraverso l’interazione con gli altri.

Al ristorante poi ci si può rilassare, rompere la routine quotidiana ma soprattutto vivere un’esperienza, che possa soddisfare i piaceri del palato e non solo.  E’ infatti l’occasione per scoprire nuovi sapori e gustare pietanze fino ad allora sconosciute o difficili da cucinare a casa.

Ma al ristorante non è solo il palato a gioire, ma anche la vista e l’olfatto, infatti vedere belle tavole e splendidi piatti, respirare stuzzicanti profumi, diventa un piacere fisico coinvolgente.

A fronte di tutto questo un ristorante, conscio che il suo valore dipenda dalla capacità di soddisfare in pieno i suoi ospiti, per emergere deve puntare tutto sulla “costumer experience”: l’esperienza complessiva vissuta dal cliente durante la sua relazione con il ristorante stesso.

“Vediamo i nostri clienti come ospiti invitati a una festa e noi siamo i padroni di casa. È compito nostro migliorare, un po’ ogni giorno, gli aspetti più importanti della Customer Experience.”

Questa citazione di Jeff Bezos, fondatore di Amazon, rappresenta il diktat del nuovo Millennio per fidelizzare i propri clienti.

Ma nel caso di un ristorante, un fattore decisivo rappresenta sempre la qualità delle materie prime, infatti secondo la Coldiretti il 74 % degli italiani sostiene che la buona riuscita di un piatto dipende dalla sua qualità. Inoltre un valore aggiunto rappresenta l’utilizzo di materie prime al 100% italiane, questo viene giudicato un moltiplicatore di attrattività per un locale dal 93,5% degli intervistati.

Si sta affermando dunque il ruolo decisivo della filiera agroalimentare italiana, con i prodotti dell’agricoltura italiana considerati la base del mangiare bene, garantendo agli occhi dei clienti cibo di qualità, genuino e sicuro.

Per noi del Ketumbar qualità delle materie prime e costumer experience sono fattori imprescindibili a cui ci ispiriamo sempre. Lo dimostriamo con l’utilizzo nei nostri menù delle eccellenze italiane o con l’organizzazione di molti momenti di interazione sociale come la rassegna artistica “Fuoripalco”, dove potete ascoltare buona musica o splendide poesie o “il Brunch incontra il produttore”, dove potete conoscere i primari artefici di una buona cucina!

Non vi resta che provare questa esperienza!

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